domenica 10 luglio 2016

Il Turismo italiano

Le mie esperienze di turismo in Italia sono poche. Sono stato per vari anni in Val di Fassa e recentemente, dato che studio a Milano, ogni tanto mi reco sulle sponde del Lago di Como per staccare dello stress cittadino. Mi rendo conto che sono poche le miei esperienze turistiche in Italia, ma dal mio punto di vista queste due zone rappresentano un emblematico esempio. Da una parte abbiamo le meravigliose Dolomiti e dall'altra abbiamo l'affascinante Lago di Como (o Lario). Entrambe le località sono accomunate da un grande potenziale turistico, ma se da una parte questo potenziale viene sfruttato al massimo, dall'altro il turismo stenta a decollare.
dolomiti 


  1. La prima differenza sta nella provenienza del turista: le Dolomiti sono frequentate da tanti turisti nazionali e da tanti internazionali; il Lario è frequentato per lo più da turisti stranieri (Inglese e tedeschi). 
  2. Tralasciando per un momento la facilità con la quale è possibili raggiungere queste località, la seconda differenza sta nella mobilità: nelle Dolomiti un turista potrebbe lasciare la sua macchina ferma nel parcheggio dell'albergo per tutta la sua permanenza per poi muoversi comodamente tra una località e l'altra utilizzando gli autobus che collegano tutti i vari paesi oppure può servirsi di piste ciclabili. Non solo, una volta raggiunta una nuova località il turista può raggiungere la sua metà tramite dei servizi di "navetta" o funivie che lo portano in quota in pochi minuti. Quindi il turismo sulle Dolomiti non è fatto solamente per quel tipo di turista che arriva e visita le varie località con la propria macchina, ma è rivolto anche ad anziani che non hanno più l'età per guidare o per camminare e ai giovani o ai turisti stranieri che magari non hanno la possibilità di venire con la propria auto. La situazione lombarda è molto diversa. Se un turista senza auto arriva a Lecco per muoversi dovrà sfruttare i quasi inesistenti servizi di trasporto pubblico interurbano o dovrà noleggiare un auto. Le piste ciclabili ci sono, ma non sono collegate tra loro e questo disincentiva il loro utilizzo. Forse le uniche cosa che favorisce gli spostamenti sono il treno e i battelli. In poche parole se arrivi senza auto sei molto limitato, ma anche avendo il proprio mezzo corri il rischio di rimanere imbottigliato nel traffico e molto spesso ci si trova a dover attraversare dei tratti di strada molto stretti e mal tenuti. 
  3. La terza differenza sta nella promozione del territorio: Le Dolomiti sono pubblicizzate in ogni dove: tv, riviste, giornali, siti di promozioni per vacanza, siti internet ufficiali ecc... Quando il turista arriva, sa già cosa andare a vedere e sa già come raggiungerlo. Del Lario invece non si sente parlare molto.. solo ultimamente stanno nascendo delle pagine Facebook per la promozione turistica (come Montagne lago di Como, Il lario, La Valsassina), ma oltre a questo manca un canale ufficiale di promozione che invoglia veramente il turista a visitare questi meravigliosi luoghi. Inoltre il Lario è un lago che potrebbe vivere sia del turismo lacustre che di quello montano, ma molto spesso mi sono trovato di fronte a sentieri mal tenuti e mal segnalati e questo di sicuro non incentiva il turismo. Ancora il turismo montano del Lago di Como si concentra sopratutto sul turismo sportivo di alto livello (alpinismo, arrampicata, sky running) e si dimentica del turista medio che viene con tutta la famiglia. 
  4. Quarta, man non meno importate, l'ospitalità: nelle Dolomiti il turista è nella maggior parte dei casi il benvenuto, poiché da queste parti si vive di turismo. Sul lago di Como, invece, siccome il "vivere di turismo" non è un concetto ancora molto diffuso, il turista viene trattato diversamente. Mi ricordo una volta in cui andai in una spiaggetta privata tra Lecco e Mandello, la tariffa per noleggiare una sdraio dipendeva dall'accento (5euro se il proprietario riconosceva che eri del posto, 10euro per tutti gli altri..). 

Ci sarebbero tante altre differenze, ma preferirei riportavi il caso dell'Austria, in particolare quello della Carinzia. Vi propongo questo esempio perchè molte località della Carinzia non godono dello stesso fascino che possono suscitare le Dolomiti o il Lario. Molte vallate sono povere e paesaggisticamente anonimi, eppure in qualche modo riescono a attrarre tanti turisti. L'origine di questa peculiarità può essere ricercata, in primo luogo, da una perfetta campagna pubblicitaria. Mettiamo a confronto i vari siti turistici e giudicate voi stessi: 
1)http://www.lakecomo.it/  (lago di Como) 
2)http://www.fassa.com/     (val di Fassa, Dolomiti)
3)http://www.carinzia.at/    (Carinzia)
Come potete vedere voi stessi il primo e l'ultimo sono quelli che a primo impatto suscitano il maggiore interesse (vuoi per la semplicità, vuoi per le belle immagini del territorio).
berg im drautal, Austria
In secondo luogo queste regioni austriache riescono a catturare verso di se ogni tipo di turista: il turista sportivo, il turista con la sua famiglia, il turista in cerca di relax e il turista su due ruote. In Austria si possono trovare un infinità di parchi tematici immersi nella natura sia per i più grandi che per i più piccoli, ci sono piste ciclabili perfette che collegano ogni vallata, e ci sono strade panoramiche a pagamento! 
Tutto questo per dire che tante volte il turismo italiano è legato sopratutto al patrimonio artistico, ma molto spesso ci si dimentica che abbiamo dei patrimoni naturalistici di rara bellezza. Ma questi luoghi possono essere belli quanto vogliamo, ma se non si sanno sfruttare non saranno mai in grado di far vivere le persone che vi ci abitano di turismo!





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